Dolci di Carnevale, uova e farina costano il 25% in più rispetto a un anno fa
Dolci di Carnevale acquistati o fatti in casa, perché no? I dolci sono un modo per festeggiare, oltre che una tentazione per la gola. Ma bisogna mettere in conto i rincari delle materie prime che servono per i dolciumi di stagione. Le materie prime dei dolci, uova e farina, sono infatti in aumento del 25% rispetto a un anno fa, anche se i prezzi della farina sembrano calmi nelle prime settimane dell’anno – ma vengono da un anno di rincari e rialzi e i prezzi sono superiori nei 12 mesi.
Dolci di Carnevale, i prezzi di uova e farina
Dalle elaborazioni di BMTI sui dati delle Camere di commercio e della Commissione Unica Nazionale delle Uova, emerge infatti come per le materie prime più acquistate in questo periodo per la preparazione di dolci di Carnevale, uova e farina in particolare, si registri un aumento dei prezzi del 25% rispetto allo scorso anno.
«Il listino formulato stamattina dalla CUN Uova, infatti, mostra per la seconda settimana consecutiva un rialzo sia per le uova allevate in gabbie arricchite in natura (1,51 €/Kg, +0,05 rispetto alla scorsa settimana), che per le uova allevate a terra in natura (1,62 €/Kg, +0,04 rispetto alla scorsa settimana). Oltre ad un aumento della richiesta, però, il forte rialzo delle uova è dovuto anche alla poca disponibilità di prodotto nazionale, causata dai recenti episodi di influenza aviaria».
L’inizio dell’anno è calmo per i prezzi della farina, ma c’è da considerare che c’è stato un aumento del 25% su base annua. Per ora la stabilità dei prezzi della farina rifletta l’assenza di tensioni sul mercato italiano del grano tenero. «I prezzi all’ingrosso dei grani teneri di base, utilizzati nella panificazione, sono leggermente in calo, mentre quelli dei grani teneri di forza, utilizzati nella pasticceria, sono piuttosto stabili, sebbene entrambi rimangano in forte aumento sul 2021, pari ad un +30% per i panificabili e a un +45% per i grani di forza», dice BMTI.